martedì 15 febbraio 2011

Fasi che precedono l'apertura di una struttura per l'infanzia, come l'agriasilo

Per chi fosse interessato ad aprire una struttura per l'infanzia, quale un asilo nido, un micronido o ad esempio un agriasilo deve seguire diverse fasi. Innanzitutto bisogna rilevare il locale dove sorgerà la struttura e procedere ad organizzare gli spazi e ad arredare i vari ambienti sempre tenendo conto dell'igiene e della sicurezza del bambino. Segue poi la stesura di una relazione nella quale si presenta la struttura, mettendo in luce gli obiettivi e le idee educative e pedagogiche su cui si fonda la scuola.
A questo punto si procede alla richiesta dell'Autorizzazione al Comune, allegando alla domanda la planimetria dei locali, la relazione dell'attività e l'autovalutazione. Si opera poi un Piano di zona al quale seguono la visita della struttura da parte dell'ULSS, dell'Ufficio tecnico e dell'ARSS. Solo dopo aver superato questi passaggi il Comune deciderà se rilasciare o meno l'Autorizzazione.
Si ricorda che l'Autorizzazione é obbligatoria e ha una durata di 5 anni dopo i quali va richiesta nuovamente al Comune.
Vi é poi un ulteriore passaggio non obbligatorio, che é l'Accreditamento. Uno strumento quest'ultimo che permette alla struttura di ottenere finanziamenti, anche se in cambio si deve pagare una certa cifra annua.
Anche in questo caso si deve presentare domanda al Comune allegando l'autorizzazione all'esercizio,la relazione di presentazione della struttura, le liste di verifica e le liste degli indicatori. Segue poi la visita da parte dell'ARSS e a quel punto il rilascio o il diniego dell'Accreditamento.
Fonti "sito della Provincia di Vicenza"

mercoledì 19 gennaio 2011

Un nuovo agriasilo nel veronese

E' in corso la realizzazione di un nuovo agriasilo-nido nella campagna veronese che verrà denominato "Il nido della corte". Il progetto, portato avanti da "Zeroseiplanet"(un portale di formazione e consulenza per l'asilo nido e la scuola dell'infanzia), prevede la realizzazione di una struttura capace di ospitare circa 40 bambini di età da nido, quindi fino ai 3 anni, che avranno la possibilità di crescere in armonia con la natura e gli animali, sperimentando nuove attività educative finalizzate al contatto diretto dei bambini con tutto ciò che caratterizza la campagna.
I bambini saranno quindi impegnati nella raccolta dei frutti dell'orto, nell'accudire gli animali e di mettersi alla prova ad esempio in cucina, realizzando da sè alcune pietanze sempre a base di prodotti colti direttamente nell'azienda agricola.
La realizzazione di questa struttura é un ulteriore passo in avanti per il Veneto che é tra le regioni che sostiene maggiormente l'apertura degli agriasilo, per garantire ai genitori una crescita sana e serena per i loro figli e per favorire nei bambini un approccio genuino con i ritmi e i valori del mondo rurale.
Fonti "zeroseiplanet"

giovedì 30 dicembre 2010

In Veneto la didattica nelle aziende agricole ottiene il pieno consenso

La Regione Veneto conta all'incirca 250 fattorie didattiche presenti nel suo territorio, tra le quali troviamo anche gli agriasilo, le farmers' markets e le fattorie sociali.
In queste realtà, gli operatori mettono in campo le loro competenze e la loro fantasia nel proporre attività educative per i bambini, come i laboratori olfattivi o gustativi, la manipolazione dell'argilla, il contatto diretto degli animali e percorsi immersi nella natura.
Queste proposte innovative che stanno avvicinando sempre più i bambini alla natura, é sostenuta fortemente da Coldiretti, che negli ultimi anni si é impegnata soprattutto per promuovere e sostenere l'apertura degli agriasilo, che permettono ai genitori di lasciare i propri figli in un ambiente sano e genuino.
Le strutture degli agriasilo si trovano principalmente in aziende agricole gestite da donne, che stanno sempre più prendendo piede al nord, anche se i dati sono ancora molto inferiori rispetto alle altre zone d'Italia. Al sud infatti la presenza femminile negli agriturismi é pari al 42%, invece al nord é pari al 26%.
Quindi la progressiva femminilizzazione dell'agricoltura giova sia nell'ambito della produzione e valorizzazione dei prodotti tipici, sia per il benessere dei più piccoli attraverso iniziative didattiche e educative.
Fonti "Regione Veneto"

martedì 28 dicembre 2010

Agriasilo: un'idea nata dalle fattorie didattiche. Ma cosa sono le fattorie didattiche?

Le fattorie didattiche nascono come imprese agricole, che, oltre a svolgere le consuete attività agricole, promuovono anche attività educative indirizzate alle scuole e alle famiglie.
Lo scopo di queste strutture riguarda:
a) la conoscenza del territorio, dell’agricoltura e dei suoi prodotti, come frutta e verdura;
b) l’educazione al consumo consapevole del cibo;
c) la conoscenza dei cicli biologici animali e vegetali e dei processi di produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli.
Per visitare queste fattorie é necessaria la prenotazione, soprattutto da parte delle scolaresche, per pianificare al meglio la giornata e le attività da svolgere. Il costo si aggira sui 10 euro a persona per una giornata intera, più una piccola aggiunta, intorno ai 5-6 euro, se si vuole pranzare con i cibi preparati dall'azienda stessa.
Le visite possono essere effettuate tutto l'anno, ma i periodi più consigliati sono la primavera e l'autunno, ovviamente per il clima più favorevole ma soprattutto per gli spunti maggiori che la natura offre in questi periodi dell'anno.
Per approfondire l'argomento potete guardare questo video "Fattorie didattiche"
Fonti: "fattorie didattiche"

lunedì 20 dicembre 2010

Quanto costa iscrivere il proprio figlio all'agriasilo?

I costi ovviamente variano di struttura in struttura, ma generalmente sono inferiori a quelli degli asili nido cittadini. Questo avviene grazie al fatto che le aziende agricole hanno costi di manutenzione inferiori nel gestire l'agriasilo, in quanto presentano già gli spazi necessari. L'investimento di base, quindi, riguarda solo l'adattamento di questi spazi ad ambienti a misura di bambino e che rispettino perciò le norme di igiene e sicurezza stabilite dalla legge.
Facendo qualche esempio, la retta mensile può aggirarsi tra i 240 e i 350 euro, in altri casi invece il costo può comprendere anche una base di iscrizione annuale pari a circa 100 euro e una differenziazione dei prezzi in base alla permanenza del bambino nell'asilo durante la giornata. Quest'ultima può essere a tempo pieno o part time: la prima comprende un intervallo di tempo che va dalle 8 di mattina alle 17 del pomeriggio, invece nella seconda il rientro é anticipato alle 14.
Il costo della retta comprende l'assicurazione, le merende, il pranzo e le attività svolte nella struttura.
Fonti "federicaseneghini.eu"

martedì 7 dicembre 2010

ATTIVITA' INNOVATIVE CON GLI ANIMALI

Negli agriasilo il contatto con gli animali acquisisce una valenza educativa.
Stanno infatti prendendo piede alcune iniziative che mirano a rendere l'interazione con gli animali un'occasione benefica soprattutto per i bambini che necessitano di un supporto terapeutico particolare.
Stiamo parlando di co-terapie come la "dog-therapy", l'"ippoterapia" e l'"onoterapia".
La prima é la più famosa e prevede attività educative con i cani mirate a migliorare alterazioni di disturbi fisici, della sfera emotiva e cognitiva, come ad esempio nei bambini molto introversi e timidi che faticano ad interagire con gli altri.
L'ippoterapia, invece, é una pratica ludico-sportiva, avente come supporto il cavallo, che favorisce un miglioramento in bambini e ragazzi portatori di handicap fisici e mentali, in termini di vantaggi motori e psicologici. La possenza del cavallo permette al bambino di acquisire delle capacità nello stare seduto in sella e nel condurre l'animale che stimola la persona stessa ad una migliore esecuzione del movimento. Nel guidare l'animale infatti il bambino impara a definire lo spazio, sapendosi orientare e coordinando il movimento.
L'onoterapia, infine, presuppone la presenza dell'asino, un animale che coinvolge molto a livello affettivo, intellettivo, sociale e motorio. Il bambino instaura quindi un legame molto stretto con l'animale, essendo quest'ultimo molto empatico e coccolone, utile perciò con bambini che tendono ad isolarsi.
Fonti "google immagini", "aicote"

mercoledì 1 dicembre 2010

Aprire un agriasilo...come fare?

Chi avesse intenzione di aprire un agriasilo o un agrinido deve tenere in considerazione diversi elementi. Innanzitutto deve disporre di una struttura che presenti spazi adeguati per i bambini e soprattutto a norma di legge, che riesca ad ospitare dai 19 ai 50 bambini massimo. L'ambiente deve quindi trovarsi in una zona tranquilla rispetto all'area dove si svolgono altre attività dell'azienda e deve essere strutturato e arredato a misura di bambino.
Parlando dell'arredamento e dei materiali di un agriasilo c'é una spesa che si aggira intorno ai 10-20 mila euro, considerando poi le uscite dovute ai costi di manutenzione della struttura, come le bollette, l'assicurazione, gli alimenti ecc.
Per quanto riguarda il personale, é necessario che coordinatori e educatori siano in possesso di diplomi specifici o lauree, (maturità magistrale, laurea in pedagogia o in scienze dell'educazione) che li rendano abilitanti e competenti in questa professione.
Vi sono poi dei requisiti tecnici, igienico-sanitari e qualitativi che vengono conferiti dagli enti appositi come Asl, Ufficio comunale ecc.
Una volta raggiunti tutti i canoni richiesti dal comune, si deve fare la richiesta di accreditamento, grazie alla quale si possono ottenere dei finanziamenti per essere agevolati nelle spese, ricordando che ora ci sono dei vantaggi normativi grazie alla legislazione europea in materia di sviluppo rurale.
Per avere informazioni sulle normative vigenti in materia di agriasilo e agrinido vi riporto il link che si riferisce alla regione del Veneto: Veneto: normativa per i servizi educativi alla prima infanzia.
Fonti: "gaiares"